
Quante volte, durante questo anno, avresti voluto prendere una direzione, fare quella scelta, cambiare qualche aspetto della tua vita, eppure ti sentivi incastrato nell'idea che non fosse possibile? Perché ormai era tardi, qualcun altro avrebbe sofferto, meglio il certo per l’incerto?
Alla fine, quel che avresti voluto è rimasto (solo) un desiderio irrealizzato, e per questo ti sei sentito spesso appesantito, frustrato, insoddisfatto, tormentato da un malinconico e amareggiante “sarebbe bello se…”.
Chissà, magari il 2019 sarà l’anno in cui finalmente ti concederai possibilità e ti impegnerai per migliorare ciò che non ti piace di te, delle tue relazioni, della tua vita: te lo auguro se è quel che desideri! Intanto, però, c’è qualcosa che puoi iniziare a fare subito, prima che questo anno finisca: si tratta di lasciar andare ciò che rende impossibile fare spazio al nuovo e al bello, aprire un nuovo anno con un senso di sollievo e leggerezza piuttosto che appesantito da speranze (le solite) in cui ormai non credi neanche più, perché è solo così che, dopo, potrai costruire e rendere concreto il meglio che auguri a te stesso.
Sai già da cosa vuoi iniziare?
Io nel frattempo, ascoltando storie e sogni nel cassetto da chi incontro nel mio studio e anche intorno a me, ho individuato 4 cose che si rivelano un ostacolo per le persone che vogliono crescere, migliorarsi, cambiare, sentirsi più appagati, procurarsi altro – che sia più nutriente. 4 cose che puoi lasciar andare anche tu, prima del nuovo anno, se ti accorgi che hanno un peso non indifferente nella tua vita, e anche nella realizzazione di te stesso e di quel che vuoi per te.
Gli errori a cui non puoi rimediare
Il modo migliore per rendere un errore meno dannoso possibile è porvi rimedio: chiedere scusa se hai ferito qualcuno, rifare un lavoro mal riuscito, dirottare le energie su una scelta diversa. Non sempre rimediare è possibile, però. Può darsi che la persona che hai deluso non sia disposta ad ascoltare né accogliere le tue scuse, o che non ci sia più tempo per presentare una nuova versione di quel lavoro, o che non vedi alternative migliori su cui investire le energie rimaste. Molte persone, dinanzi a situazioni del genere, tendono a sguazzare nel rimpianto e lasciarsi tormentare da pensieri assillanti e per niente utili, se non ad alimentare le spiacevoli emozioni che sentono e un faticoso senso di fallimento. Lo fai anche tu? Allora, è arrivato il momento di lasciar andare quegli errori, finalmente.
La paura di realizzare i tuoi desideri
“Vorrei, ma non posso” è una delle frasi che sento pronunciare più spesso. L’esperienza mi insegna che raramente non posso equivale a una reale incapacità o impossibilità; più frequentemente, invece, nasconde una paura (di sbagliare, deludere qualcuno, essere giudicati, non essere in grado). È provando e assecondando quella paura che le persone sono in dubbio su cosa fare, e delle volte si ritrovano immobilizzate quando si accingono a fare il primo passo verso ciò che vogliono – che sia un passo grande, come ad esempio un nuovo lavoro o una relazione in cui per la prima volta si sentono comode, o piccolo, come la scelta di indossare quell'abito nuovo che adorano e che forse non piacerà a nessuno. Se quel che scrivo ti è familiare, ecco un altro spunto di ispirazione per te che stai scegliendo cosa è bene lasciar andare.
Le relazioni tossiche
Sono quelle dolorose, pesanti, dove il conflitto o la trascuratezza sono all'ordine del giorno. Quelle in cui ti senti appesantito invece che sostenuto, costantemente sotto giudizio e mai accolto, ferito invece che abbracciato, usato e mai aiutato. Quelle in cui qualsiasi cosa tu faccia non è mai abbastanza, in cui ti manca l’aria, in cui ti vengono vomitate addosso lamentele sterili e problemi senza soluzione, in cui la condivisione funziona a senso unico (quello dell’altro) e la gratitudine non è contemplata. In poche parole, quelle in cui ti senti intossicato invece che nutrito. Vivere e coltivare relazioni di questo tipo non è obbligatorio: se vuoi, puoi concederti la possibilità di lasciarle andare, specialmente se il tuo desiderio più grande è sentirti parte di una relazione amorevole.
Il desiderio di cambiare qualcuno (che non ti dà quel che vuoi)
Una delle cose che ti allontana moltissimo dal benessere che vorresti per te, è nutrire il desiderio segreto di cambiare gli altri. Perché non ti danno quel che ti piacerebbe ricevere da loro: aiuto, riconoscimenti, amore, incoraggiamenti, parole di conforto, pacche sulla spalla, vicinanza fisica, supporto emotivo. La realtà è che, mentre puoi fare molto per migliorare o cambiare quegli aspetti di te e della tua vita a causa dei quali soffri e vivi insoddisfatto e infelice, non puoi fare assolutamente nulla per cambiare gli altri e tutto ciò che li riguarda: modi di essere, comportamenti, sentimenti, intenzioni, aspettative, scelte. Lasciare andare il desiderio di farlo può aprirti le porte delle possibilità, quelle concrete e realistiche, perché sarai tu a pensarle e realizzarle, riappropriandoti del tuo potere e delle tue responsabilità.
Che ne dici: hai voglia di lasciar andare ciò che ti impedisce di realizzare i tuoi desideri, prima che l’anno finisca?
Se questo post ti è stato di ispirazione, fammi sapere come se ti va!
Altrimenti, usa i commenti qui sotto per raccontarmi cosa ti impegnerai a lasciar andare tu, per fare spazio a tutto il meglio che vuoi per te: sarò felice di accogliere le tue, le vostre condivisioni. Nel frattempo, mi porto avanti e auguro a tutti noi splendidi inizi.
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Sono Liria Valenti, psicologa e psicoterapeuta.
Mi piace accompagnare le persone in percorsi di cambiamento,
aiutandole a sentirsi padrone della loro vita e a fare scelte consapevoli e felici. Del mio lavoro amo: ascoltare, (ri)costruire, emozionarmi.
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Framapa (mercoledì, 19 dicembre 2018 18:23)
Cara come al solito mi leggi dentro...io sto già lasciando andare gli errori del mio passato a cui proprio non posso rimediare pultroppo ,sto cercando di accettare il fatto che ormai fanno parte della mia storia e poi non sono più quella persona�e questo mi fa stare meglio..e sto provando a correggere il "vorrei ma non posso "con adesso ci provo e non sta andando � male..le tue "rubriche consigli ecc..." Sono fantastiche!!!� Per gli altri due spunti mi devo ricollegare a ciò che ho scritto prima..ci devo riprovare ora che mi sento meglio che sto riaquistando forza e sicurezza.. cercando anche di dimenticare il passato , ciò che è stato..e se proprio non andrà lascerò andare questa relazione che mi ha logorata e depressa..ma avendo creato una famiglia DEVO È MIO DOVERE provarci un ultima volta ❤️ grazie...
Liria (giovedì, 27 dicembre 2018 15:24)
Sono sicura riuscirai a fare la scelta più saggia, che sentirai anche la migliore per te. Non dimenticare di tenerti presente ;) Un abbraccio!
Lucrezia (sabato, 13 giugno 2020 16:45)
Salve, leggo per la prima volta questo suo sito.
In breve le cose che vorrei ma non posso sono legate alla mia insicurezza cronica e un autostima neonata che ancora non riesce, essendo appunto ancora acerba, a supportarmi e a farmi scivolare via tante cose che mi condizionano perennemente, quali invidia cattiva, confronti continui con chi vedo meglio specialmente esteticamente e come modi sicuri e spigliati anche se possono essere una facciata, ma almeno riuscissi ad avere anche "solo" la facciata, sarebbe già un successo in per me.
Anche accettare appunto la mia immagine esteriore non mi è facile e mi causa disagio tanto che evito cose che mi piacciono come cantare e se lo faccio con l'insegnante sono così legata e impacciata, non tanto per la tecnica, passi quello sto imparando.., ma unicamente per l'imbarazzo che mi incatena, di conseguenza l interpretazione è quella che è...
A 45 anni non so se si riesce piu a emergere dalle proprie sabbie mobili mentali..
Grazie
Liria (venerdì, 10 luglio 2020 10:40)
Assolutamente sì, Lucrezia, non è mai troppo tardi per riemergere. E di sicuro non lo è a 45 anni :) Faccio il tifo per lei!