Costruire relazioni più nutrienti

5 Settembre 2023

Noi persone siamo esseri relazionali.
Il bisogno di relazione, oltre ad essere naturale e come ho imparato a definirlo, vitale, è anche quello che guida un notevole numero di scelte, spesso all’insaputa della nostra consapevolezza.

In realtà, quel che interessa alla maggior parte delle persone è riuscire a godere di rapporti sani, dove sano può assumere significati diversi per ciascuno, anche alla luce della propria storia personale e dei desideri e aspettative cresciute nei rapporti già conosciuti.

Di sicuro, uno dei criteri che molte persone usano per definire più o meno sane le proprie relazioni è come loro si sentono in quella relazione: comode o scomode, libere o frenate, accolte o criticate, sicure o insicure. In sostanza, se in quel rapporto sperimentano pressoché emozioni piacevoli tendono a definirlo una relazione buona per sé, mentre la percezione può cambiare quando si sentono trascurate, incomprese, sminuite o mal giudicate.

Il valore intrinseco delle persone

Sul sentirsi meno nella relazione con qualcun altro ci sarebbe molto da dire, specialmente quando si tratta di un vissuto personale con radici più antiche e che a guardar bene si estende anche in altri contesti di vita, andando oltre quello specifico rapporto.

Tra le e gli analisti transazionali c’è un termine preciso per indicare l’essenza di tutti e tutte ed è okness, che tradotto in italiano perde un po’ della sua potenza ma in sostanza significa che tutte le persone sono dotate di valore e dignità in quanto persone. Quindi, ecco, noi persone facciamo errori ma non per questo siamo sbagliate (o come direbbe il caro Berne, non siamo ok), possiamo produrre poco o male ma non per questo valere meno, fare meno o meno bene (di altre persone) ma non per questo essere meno.

Sentirsi e trattarsi alla pari

Ora, nelle relazioni l’okness è importante, anzi credo sia fondamentale. Perché difficilmente avremo relazioni soddisfacenti (su vari fronti) se ci sentiremo a un livello inferiore rispetto agli altri, ed è probabile che lo stesso capiterà al contrario, cioè se ci sentiremo più delle persone con cui desideriamo costruire una relazione più nutriente possibile.

Insomma: ogni volta che c’è di mezzo qualche ingombrante svalutazione, che sia di qualche parte che ci riguarda, o che riguarda l’altra persona, o pure la relazione stessa, allora potrebbe essere complicato stare bene in quel contesto, se non si interviene per creare o ripristinare un equilibrio delle parti dentro di sé, e poi anche fuori.

Vuoi ricevere le mie newsletter?

Condividi
Articoli correlati
Quando il Natale in famiglia è un problema

Quando il Natale in famiglia è un problema

Con le feste natalizie alle porte, si ripropone per molte persone uno dei periodi più pesanti dell'anno, fonte di preoccupazione e angoscia, a cui spesso si arriva già stressati per aver tirato la corda nei mesi precedenti. Nell'immaginario...

Cosa non dire a chi sta passando un momento difficile

Cosa non dire a chi sta passando un momento difficile

Stare accanto ed essere di aiuto a chi sta male non è sempre semplice. Ci si può sentire impotenti e a disagio, ci si chiede quale sia la cosa migliore da dire o fare e spesso, mossi dalle migliori intenzioni, si tende a procedere per prove ed...

Liria Valenti, psicologa e psicoterapeuta

Liria Valenti, psicologa e psicoterapeuta

Aiuto le persone a sentirsi padrone della loro vita e a fare scelte più consapevoli e felici. Lo faccio accompagnandole in percorsi di psicoterapia individuali e di coppia costruiti su misura per loro, nel mio studio a Roma (quartiere Trieste) e online.

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *